Vittorio Ghidella svela i misteri di Mirafiori negli Anni ‘80

“Cesare Romiti? Aveva una percezione del mondo dell’automobile che dimostrava uno scetticismo sul futuro del settore. Preferiva godere dei vantaggi economici generati dal rilancio della Fiat Auto per favorire la diversificazione in altri campi industriali”: per la prima volta dopo oltre 20 anni, Vittorio Ghidella, ex amministratore delegato della Fiat dal 1979 al 1988, parla dei suoi anni a Torino, della ristrutturazione da lui guidata che portò la Casa ai vertici europei e, soprattutto, dei suoi tesi – e finora mai chiariti – rapporti con l’allora capo del Gruppo piemontese. Le parole del manager vercellese, che da anni vive nel più completo riserbo in Canton Ticino, sono contenute in un’intervista, realizzata da Brigitte Schwarz della Radiotelevisione Svizzera Italiana, che appare sul fascicolo di dicembre di Quattroruote, di Editoriale Domus, ed è destinata a fare sensazione per le numerose affermazioni inedite e, per certi versi, esplosive. Ghidella, per esempio, chiarisce che uno dei motivi del suo conflitto con Romiti fu la diversità di vedute su una possibile partnership con l’americana Ford, fortemente voluta dall’amministratore delegato e avversata da larga parte del management torinese “per motivi di natura provinciale”. Ghidella parla anche del suo discusso addio all’azienda, per il quale ricevette una buonuscita di 80 miliardi di lire, con una nota che sembra l’ennesima critica a Cesare Romiti: “La mia uscita fu traumatica perché il gruppo di uomini che credevano, come me, nell’iniziativa si trovarono senza un punto di riferimento, privi di una guida tecnicamente evoluta. E, nel giro di qualche tempo, la Fiat si ritrovò nelle condizioni in cui era prima del mio arrivo”.  Inoltre, il manager commenta l’attuale accordo tra Fiat e Chrysler: “Io mi auguro, e auguro a quelli che ci lavorano, il successo in quest’operazione, che passa inevitabilmente attraverso accordi e, quindi, implica una rinuncia alla sovranità, a favore dello sviluppo della Fiat stessa”. (25 nov.)